Transizione Giusta
Non ci sono lavori su un pianeta morto!
“Just Transition”, Transizione Giusta, è l’appello per una risposta socialmente equa alla crisi climatica. Di fronte all’aggravarsi della crisi socio-ambientale, è da tempo attesa una profonda trasformazione dell’economia, che include anche quella di alcuni settori industriali specifici.
Nel suo concetto originale, la Transizione Giusta afferma che il cambiamento dell’economia deve essere plasmato in modo democratico e non a scapito dei dipendenti e delle persone socialmente svantaggiate. Originariamente sviluppato dai sindacati, il lavoro retribuito è un fattore fondamentale: affinché i lavoratori siano adeguatamente qualificati e i posti di lavoro assicurati anche in futuro, sono necessarie una pianificazione lungimirante e misure sul lungo termine. Anche l’Unione Europea ha ripreso questa nozione includendo nelle politiche di trasformazione verso “un’economia verde”.
Esistono altresì approcci più profondi per interpretare il cambiamento socio ambientale in direzione di una transizione solidale. Uno stato sociale ben sviluppato consente la partecipazione, la voce e il processo decisionale a tutti. Ridistribuisce le giornate lavorative (salariate) in modo più equo, contribuendo ulteriormente alla riduzione delle emissioni ambientali prodotte dalle attività lavorative. In questa realtà, il lavoro retribuito e il lavoro non retribuito, in casa e nella società, sono suddivisi in modo bilanciato, poiché vengono a meno le ingiustizie e le strutture di potere tipiche del Modello di Vita Imperiale attuale.